TRE REGOLE PER GENITORI SEPARATI.

I genitori separati devono rispettare tre regole fondamentali di comportamento che, nella pratica, rispecchiano importanti principi giuridici (art. 337 ter cc) posti a tutela dei figli minori della coppia.

1) DIALOGO E DECISIONI CONDIVISE.

L’affidamento condiviso implica l’assunzione di decisioni condivise sia con riferimento alle piccole scelte di vita quotidiana che riguardano i figli sia con riferimento alle scelte più significative (scuola, religione ecc)

La prima regola, pertanto, riguarda il fatto che – per assumere decisioni condivise – i genitori debbano continuare a dialogare civilmente con frequenza quasi quotidiana.

Per fare degli esempi, devono dialogare per scegliere le date dei colloqui con i professori della scuola dei figli, devono dialogare per stabilire chi andrà all’assemblea di classe, devono dialogare per scegliere le attività extrascolastiche e, ancora, devono dialogare per scegliere il dentista, per decidere quali vaccinazioni autorizzare e così via fino a quando i figli non saranno maggiorenni.

Non è difficile immaginare, tuttavia, che mantenere un dialogo positivo e costruttivo con il coniuge da cui si si stà per separare non sia sempre facile perché spesso le cause della separazione della “coppia coniugale” influenzano la qualità della comunicazione della “coppia genitoriale”.

Così capita che, partendo da temi che riguardano le decisioni sui figli, i genitori si trovano a discutere su temi diversi che riguardano invece la coppia coniugale, le cause della separazione e il loro rapporto interpersonale con conseguenti recriminazioni reciproche.

E’ evidente quindi che uscire dal tema rischia di aumentare la conflittualità e di allontanare la possibilità di trovare un accordo su temi che invece necessitano di decisioni e condivisioni rapide.

All’inizio, quindi, può essere di aiuto comunicare con l’altro genitore soltanto relativamente alle questioni attinenti i figli sottraendovi ad ogni forma di confronto che non sia strettamente connesso a loro.

2) RISPETTO E LEALTA’.

I bambini hanno diritto a mantenere un rapporto equilibrato con ciascuno dei genitori.

Il comportamento genitoriale deve essere quindi rispettoso di questo diritto fondamentale dei figli a cui, dunque, non possono essere veicolate informazioni che screditano l’altro genitore.

Occorre, dunque, evitare di riferire ai figli punti di vista personali sulle cause di separazione o dettagli dei comportamenti dell’altro genitore o, addirittura, giudizi personali sull’altro genitore che possano condizionare negativamente l’opinione dei figli sul genitore.

Così come è inopportuno chiedere ai figli di schierarsi con l’uno o con l’altro genitore chiedendogli di mostrarsi leali esclusivamente a mamma o a papà.

Ciò può accadere, per esempio, quando si chieda ai figli di mentire all’altro genitore ovvero quando gli si chieda di riferire quanto accade presso l’altro genitore nascondendolo a quest’ultimo.

Queste richieste sono altamente inopportune e ledono il diritto del minore di mantenere un rapporto equilibrato con ciascun genitore.

3) PRESENZA E NUOVE ROUTINE.

I bambini hanno diritto a mantenere un rapporto continuativo con ciascuno dei genitori.

Soprattutto il genitore che lascia la casa familiare, dovrebbe essere scrupolosamente presente nella vita dei figli anche con brevi telefonate quotidiane.

Subito dopo la separazione, infatti, è importante che i genitori siano in grado di rassicurare i loro figli sul fatto che nulla è cambiato per loro e che mamma e papà sono costantemente presenti e disponibili entrambi ad accogliere le loro fragilità e a rassicurarli quando ne hanno bisogno.

Il messaggio di rassicurazione che bisogna dare ai propri figli è “Ci stiamo separando ma non ci stiamo separando da te, sei parte della nostra esistenza e così rimarrà anche nel futuro” tale per cui potrebbe essere una buona decisione (se i genitori si dimostrino effettivamente in grado di sostenerla) la scelta di festeggiare tutti insieme le ricorrenze (compleanni, comunioni ecc).

I figli hanno diritto di trascorrere del tempo con entrambi i genitori ma ciò comporta per loro la necessità di affrontare il momento emotivo del “distacco” – alternativamente – rispetto alla mamma e al papà che è uno dei momenti più faticosi ma senz’altro necessari per consentire ai figli di adattarsi alle nuove abitudini.

In generale, per favorire l’adattamento, è consigliabile che i passaggi da un genitore all’altro siano regolati chiaramente, che avvengano in un clima sereno e che non siano sottoposti a costanti cambiamenti nei turni di responsabilità.

L’eccessiva vicinanza e frequenza o l’instabilità nell’avvicendamento tra i genitori fa vivere più volte al bambino le paure del distacco e li fa permanere in uno stato di ansia.

CREDI CHE IL TUO EX STIA VIOLANDO QUESTE REGOLE?

Avv. Simona Russo

Avvocato Simona Russo con studio in Bergamo si occupa di diritto di famiglia, della persona e dell'impresa.

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