STUPRO DI GRUPPO – colpevole anche chi assiste.

La Cassazione ha ritenuto colpevole anche chi ha assistito allo stupro di gruppo.

Quando si realizza uno stupro di gruppo, viene considerato colpevole anche chi assiste e plaude alla registrazione dell’abuso.

Nel caso specifico, una decina di persone hanno preso parte agli abusi sessuali perpetrati ai danni di un ragazzo disabile e, tra questi, anche una ragazza di 23 anni che era presente ad uno degli episodi poi registrato in un video e diffuso in rete.

La Corte di Cassazione (32503/2022) ha stabilito che anche la ragazza debba essere condannata per violenza sessuale superando la tesi del difensore della giovane che aveva sostenuto trattarsi di una mera adesione morale al progetto criminoso altrui che non era penalmente rilevante.

Sennonché, l’imputata era stata registrata mentre affermava “Troppo forte raga! quell’altro gli sta facendo pure il video”.

E’ evidente che il contributo della ragazza non è da sottovalutare in quanto – pronunciando quella frase – non solo non si è dissociata dalla condotta cui stava assistendo ma ha, anzi, rafforzato nei confronti dell’autore l’intento di usare violenza alla vittima portatrice di deficit cognitivo.

La Suprema Corte ha spiegato che la ragazza è chiamata a rispondere del reato di violenza sessuale vero e proprio e non di “concorso in violenza sessuale” perché il tipo di reato (per come è stato descritto dalla norma di legge) non comporta “la necessità che ciascun compartecipe ponga in essere una attività tipica di violenza sessuale” ma basta che sia anche uno solo del ‘branco’ a realizzare o minacciare l’abuso.

In altre parole, basta che ci si trovi nel luogo e nel momento del fatto per delineare i contorni della condotta di partecipazione alla violenza punita direttamente ai sensi dell’art.609 octies del codice penale.

LA DENUNCIA DELLO STUPRO DI GRUPPO

Considerato lo stato di minorazione psichica della vittima la stessa non è stata in grado di riferire l’accaduto.

Sono stati i familiari della vittima ad accorgersi del video che circolava in Rete e a rivolgersi ai Carabinieri i quali ultimi hanno condotto le indagini che hanno portato all’emissioni di misure cautelari per una decina di persone.

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Avv. Simona Russo

Avvocato Simona Russo con studio in Bergamo si occupa di diritto di famiglia, della persona e dell'impresa.

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