SEPARAZIONE CONSENSUALE
Avv. Simona Russo
SEPARAZIONE CONSENSUALE - QUELLO CHE DEVI SAPERE
CHE COSA E' ?
Separazione consensuale significa chiudere l’esperienza matrimoniale con un accordo.
Questo accordo non ha ancora l’effetto di far cessare il matrimonio ma è una fase in cui, per la legge, i coniugi si prendono una pausa in attesa di una riconciliazione o di un provvedimento di divorzio.
La separazione permette alla coppia in crisi di:
- cessare la convivenza,
- sciogliere la comunione legale dei beni,
Per effetto della separazione viene meno l’obbligo della fedeltà ma viene mantenuto il vincolo di solidarietà e dello status di coniugi fino al divorzio.
QUALI SONO I VANTAGGI?
La separazione consensuale è molto più veloce ed economica di una separazione giudiziale.
E questo sia che si scelga di separarsi mediante la procedura di negoziazione assistita (circa 10 giorni dalla firma) sia che si scelga di farlo in Tribunale (circa 3-4 mesi dal deposito del ricorso).
E’ bene sottolineare che il procedimento di separazione consensuale non prevede la possibilità di addebito a carico di un coniuge della stessa.
SU QUALI TEMI DEVE ESSERCI L'ACCORDO ?
- Affidamento dei figli minori
- Collocamento della prole e gestione dei tempi di permanenza presso ciascun genitore
- Assegnazione della casa coniugale
- Contributo al mantenimento dei figli
- Contributo al mantenimento dei figli e del coniuge economicamente più debole
E’ possibile introdurre anche accordi sulle questioni patrimoniali.
COME FACCIAMO A TROVARE L'ACCORDO ?
Non preoccupatevi se non trovate subito un accordo su tutti i temi e continuate a parlarne.
Nell’affrontare i discorsi impegnatevi a superare la rabbia e la frustrazione che, probabilmente, provate e soprattutto impegnatevi a mantenere un atteggiamento calmo e rispettoso.
Se non vi riesce, non esitate a consultare uno psicologo che saprà fornirvi le strategie necessarie per superare le difficoltà del momento.
Per il resto chiedete consiglio al vostro avvocato e lasciatevi guidare tra le molte soluzioni possibili per gestire i temi su cui dovete accordarvi.
Se entrambi terrete a mente queste semplici regole, supererete presto i momenti di apparente disaccordo.
CHE DOCUMENTI SERVONO ?
- estratto per riassunto dell’atto di matrimonio (si richiede presso lo Stato civile del Comune ove è stato celebrato il Matrimonio);
- certificato di residenza e stato di famiglia, anche contestuale, di entrambi i coniugi (non è possibile utilizzare l’autocertificazione);
- dichiarazioni dei redditi degli ultimi tre anni di entrambi i coniugi;
- copia di un documento di identità di entrambi i coniugi;
- copia del codice fiscale di entrambi i coniugi.