Leggo oggi sul nostro quotidiano cittadino la notizia di una zuffa tra cani in esito alla quale uno dei due proprietari, nel tentativo di sedare gli animali, avrebbe perso la falange del dito di una mano.
Il fatto che non si trattasse di cani che, nell’immaginario collettivo, vengono definiti “pericolosi”, rende ancor più attuali le considerazioni che da sempre muovo in ordine alla necessità che i proprietari di qualsiasi animale domestico imparino ad essere PRUDENTI e PREVIDENTI nella gestione del proprio amico a quattro zampe, che in date circostanze, può ben costituire un pericolo per i terzi.
A mente dell’art. 2052 Cc, infatti, sul proprietario di un animale domestico è sempre ravvisabile una posizione di garanzia per la quale egli è tenuto a controllare e custodire l’animale, adottando ogni cautela per evitare e prevenire possibili aggressioni con danni a terzi (Cassazione penale sez. IV, 13/01/2017, n.17133).
A questa posizione di garanzia consegue una responsabilità – sia civile che penale – del proprietario per le lesioni provocate ad una persona dai morsi dell’animale (Tribunale Pisa, 22/01/2015, n.16).
La responsabilità del proprietario del cane è esclusa solo nel caso in cui il comportamento del danneggiato abbia carattere dell’imprevedibilità, inevitabilità ed assoluta eccezionalità e valga quindi ad escludere ogni responsabilità del proprietario del cane
Per esempio, è stata esclusa la responsabilità del proprietario dell’animale che ha aggredito una persona non conosciuta introdottasi repentinamente nell’autovettura (Tribunale Siena, 24/10/2018, n.1218).avre