INTERRUZIONE DELLA CONVIVENZA: L’EX CHE HA ARREDATO CASA VA RIMBORSATO?

L'EX COMPAGNO CHE HA ARREDATO CASA DEVE ESSERE RIMBORSATO?

Capita sempre più frequentemente che le coppie scelgano di convivere anziché di sposarsi.

Non è infrequente che, in questi casi, uno dei due conviventi si adatti a vivere nella casa che è già di proprietà dell’altro e che decida di contribuire alla vita comune arredando l’abitazione o, addirittura, compiendo lavori migliorativi.

Ma cosa succede quando la coppia di fatto si separa e il proprietario di casa chiede all’ex compagno di lasciare l’abitazione?

La Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 21479/2018 ha affrontato il caso di una convivenza durata qualche anno nel corso della quale nell’abitazione intestata solo ad uno dei due erano stati effettuati lavori di restauro, pagati interamente dalla parte non proprietaria dell’immobile.

A seguito della separazione della coppia, il partner che aveva effettuato i lavori lamentava il fatto che l’abitazione dell’ex grazie al suo contributo era aumentata di valore.

Il Tribunale, e successivamente la Cassazione, hanno condiviso la tesi secondo cui la parte aveva dimostrato che il contributo versato per ristrutturare ed arredare l’immobile ha comportato un ingiustificato impoverimento della parte a fronte di un oggettivo arricchimento della parte intestataria del bene immobile che aveva aumentato il proprio valore commerciale.

La parte proprietaria di casa ha dovuto quindi  restituire all’ex compagno l’importo versato dall’ex partner per i lavori e gli arredi.

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Avv. Simona Russo

Avvocato Simona Russo con studio in Bergamo si occupa di diritto di famiglia, della persona e dell'impresa.

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