AFFIDAMENTO ESCLUSIVO ALLA MADRE SE PAPA’ SCREDITA LA MAMMA.
Nel caso in esame, la nonna paterna e il padre denigravano la figura materna in ogni modo.
Cosicchè, quando la piccola tornava a casa dalla mamma, sembrava aver paura di tutto e trattava male la mamma usando parole gravi che non erano appropriate alla sua tenera età.
Il padre giungeva a chiedere al Giudice l’affidamento esclusivo della bambina fornendo al Tribunale una versione dei fatti completamente distorta e dipingendo la madre come figura assente nella vita della bambina ed incapace di occuparsene.
Il Giudice di primo grado dava ragione al padre.
Ma in appello si accerterà che la ricostruzione dei fatti era ben diversa.
La madre era amorevole, lavorava e sacrificava ogni cosa per sua figlia.
Si parla spesso di madre malevola ma, evidentemente, può accadere anche il contrario.
I padri malevoli esistono e la lotta per la “conquista” del figlio alle volte viene iniziata proprio dai padri.
Gli atti manipolatori spesso sono causati dalla paura dei padri di non essere più amati qualora i figli vengano collocati prevalentemente presso l’abitazione materna.
Ed è proprio per questo motivo che i padri, sentendosi “più deboli” processualmente, sempre più spesso tendono a parlare male della madre, sfogano in tal modo, i propri sentimenti di dolore, frustrazione e sofferenza.
Come si può difendere una madre in questi casi?
E’ utile sicuramente una perizia psicologica genitoriale e sulla minore.
Gli esperti del settore comprendono quando un minore viene influenzato.
L’opera di demolizione della figura materna viene infatti, riscontrata attraverso l’eccessiva ostilità dei figli nei confronti della madre, non giustificata.
Cosa rischia il padre malevolo, che distrugge la figura materna agli occhi della prole?
La Cassazione ha affrontato casi simili risolvendoli con sentenze molto severe.
A titolo di esempio, una famosa sentenza della Cassazione Civile del 2013 n.5847 ha negato il diritto del padre all’affidamento congiunto dei figli, ed anche il diritto di vederli fino alla conclusione del percorso psicologico di riabilitazione della figura materna, al quale sono stati costretti i due minori protagonisti di questo caso.
Inoltre, in questo specifico caso la Cassazione ha ritenuto legittima anche la negazione dell’audizione dei figli perché non si può dar fede alle dichiarazioni di due minori che hanno subito una evidente manipolazione.
In conclusione, la madre che subisce il comportamento denigratorio deve dimostrare il comportamento anti-genitoriale del padre, affidandosi ad avvocati e psicologi esperti del settore, che chiederanno al giudice l’affidamento esclusivo del minore ed il temporaneo allontanamento del genitore manipolatorio, per evitare che continui ad influenzare negativamente il minore arrecandogli pregiudizio.