AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO

Avv. Simona Russo

AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO - QUELLO CHE DEVI SAPERE

CHE COSA E' ?

L’amministratore di sostegno è una figura che ha il compito di tutelare quelle persone che, per ragioni fisiche o psichiche, si trovano nell’impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi.

Si pone, in particolare, come uno strumento un supporto (in termini di rappresentanza o di assistenza), che tende a sostenere la capacità residua del soggetto nell’ottica di valorizzare la centralità della persona e il principio di autodeterminazione.

CHI PUO' AVVIARE LA PROCEDURA?

La legittimazione attiva alla proposizione del ricorso spetta ai seguenti soggetti:

  • Pubblico Ministero;
  • beneficiario della misura (anche se minore, interdetto o inabilitato);
  • coniuge;
  • persona stabilmente convivente;
  • parenti entro il quarto grado;
  • affini entro il secondo grado;
  • tutore dell’interdetto;
  • curatore dell’inabilitato;
  • unito civilmente in favore del proprio compagno. 
  • servizi sanitari e sociali

CHI VIENE NOMINATO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO?

  • in primo luogo, deve essere preferibilmente rispettata l’eventuale designazione dell’amministratore di sostegno già effettuata dal beneficiario,
  • Secondariamente potrà essere nominato un amministratore di sostegno diverso individuato dal Tribunale che dovrà preferire, se possibile, uno dei seguenti soggetti:
    • il coniuge che non sia separato legalmente;
    • la persona stabilmente convivente;
    • il padre, la madre, il figlio, il fratello o la sorella;
    • il parente entro il quarto grado;
    • il soggetto designato dal genitore superstite con testamento, atto pubblico o scrittura privata autenticata;
  • inoltre, in caso di opportunità, il Giudice Tutelare potrà nominare un soggetto terzo di propria fiducia.

COMPITI E POTERI

  • la cura della persona, intesa sia come cura della salute (Es. rapporti con il personale medico, espressione del consenso informato, ecc.), sia come gestione degli aspetti relazionali e sociali (scelta del luogo dove vivere, avvio di un percorso di psicoterapia o sostegno nella ricerca di un’occupazione lavorativa, ecc.);
  • la cura del patrimonio, riferita alla gestione reddituale e patrimoniale del beneficiario (amministrazione di beni mobili – stipendi, pensioni, portafoglio titoli, ecc. – o di beni immobili), volta alla conservazione delle risorse finanziarie  e al soddisfacimento delle necessità ordinarie e straordinarie del medesimo.

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