L’affidamento dei figli è una delle incognite che più tormenta le coppie di genitori che, vedendo sempre più vicino lo spettro della procedura giudiziaria, vorrebbero capire cosa aspettarsi dalle decisioni del Giudice e vorrebbero sapere come si decide l’affidamento dei minori.
TRE COSE CHE DEVI SAPERE.
Il Giudice sceglierà anzitutto come regolare l’AFFIDAMENTO.
E’ noto che ormai, in materia di affidamento, il vecchio favore materno ha ceduto il passo alla scelta preferenziale dell’affidamento CONDIVISO ad entrambi i genitori.
Questo perché la normativa si è adeguata alle modifiche socio culturali della famiglia e dei ruoli all’interno della stessa garantendo ai minori “il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno dei genitori”.
I genitori che siano d’accordo possono determinare consensualmente le modalità attraverso le quali esercitare l’affidamento condiviso.
Se i genitori non sono d’accordo sarà il giudice a dover decidere.
Solitamente il Tribunale stabilirà che, con l’affidamento condiviso, i genitori dovranno concordemente prendere le scelte di straordinaria amministrazione (salute, residenza, scuola, religione, sport ecc) tenendo conto delle tendenze e dell’interesse del figlio.
Per quanto attiene all’ordinaria amministrazione, la responsabilità genitoriale può essere esercitata anche separatamente, quando però questo sia stabilito dal giudice.
DIFFERENZE TRA AFFIDAMENTO DEI FIGLI E COLLOCAMENTO.
Il Giudice deciderà, inoltre, il COLLOCAMENTO DEI FIGLI e, a questo punto, forse ti starai domandando che differenze ci sono tra affidamento e collocamento.
L’affidamento ha a che vedere con l’esercizio della responsabilità genitoriale ma non con il luogo dove il figlio risiederà abitualmente che è invece la decisione che riguarda il suo effettivo COLLOCAMENTO.
Il figlio potrà, infatti, avere un collocamento che potrà essere paritetico presso ciascun genitore oppure prevalente presso l’uno o presso l’altra in ragione del suo preminente interesse.
Capita quindi molto spesso di assistere a decisioni in cui all’affidamento condiviso ad entrambi i genitori segue un collocamento prevalente presso la madre se i figli sono piccoli, e ciò in ragione della frequente maggior abitudine dei figli all’accudimento materno.
Non difettano tuttavia i casi inversi.
Il Giudice deciderà, infine, sull’assegno di mantenimento del figlio.
Le soluzioni possono essere diverse e divergono perché dipendono dalla combinazione di vari fattori: esigenze del figlio, tenore di vita goduto quando la famiglia era unita, situazione reddituale e patrimoniale di entrambi i genitori, collocamento e lavoro di accudimento dei figli.
Così potrebbe essere previso un mantenimento diretto oppure potrebbe essere previso che un genitore economicamente più forte versi al genitore presso cui il figlio e collocato in prevalenza un assegno per contribuire al mantenimento del minore.